MIDO è il più grande evento internazionale dedicato al settore mondiale dell’eyewear.

Intervista a Massimo Perin | CEO di Equipe Project.

01- Signor Perin Buongiorno ci può descrivere in che cosa consiste oggi il suo lavoro?

Equipe Project è composto da un pool di arredatori, architetti e designers, marketing oriented, con un solido back ground maturato sui mercati più evoluti ed esigenti d’Europa, desiderosi di proporre concept personalizzati, innovativi e competitivi per Centri Ottici. I miei collaboratori devono avere tre caratteristiche fondamentali: la versatilità, la creatività e la volontà di crescere ed innovare.

02- Coordinare un team così diversificato deve essere una bella impresa. Quali sono i “valori” a cui fa costantemente riferimento?

Lei ha parlato di “Team”, io direi “Equipe”; la nostra denominazione sociale nasce da una filosofia di efficienza. Un EQUIPE di specialisti dell’arredo al servizio della committenza. Come in molte attività di successo è il gioco di squadra che determina la vittoria o per meglio dire la riuscita di un allestimento “vincente”. Sono i dettagli alla fine che fanno la differenza.

03- Equipe Project si presenta con soluzioni Tailor made. Arredi e progetti “sartoriali” cuciti ad hoc su richiesta del committente. Ci spieghi meglio cosa intende e da dove trae ispirazione.

Gli architetti e commerciali di Equipe Project studiano di volta in volta esigenze della committenza e, metaforicamente “CUCIONO” un vestito su misura sul cliente in funzione delle reali necessità in riferimento alla location, funzionalità ed al target della clientela di riferimento. Le ispirazioni nella ideazione di un Concept arrivano dall’osservazione del mondo che ci circonda, attraverso la ricerca di nuovi materiali; il tutto con un “Leitmotiv”: evidenziare la professionalità dell’ottico attraverso l’esaltazione dell’ambiente in cui opera.

04- Gli ottici normalmente sono molto esigenti. Costruire i loro negozi a 360° deve richiedere un certo tipo di organizzazione e know how. Ci spieghi il processo produttivo di Equipe Project.

Il tutto parte da una analisi preliminare “on site”. Aprire o rinnovare un punto vendita presuppone, per il buon esito dell’impresa una accurata analisi che consideri correttamente: location, bacino d’utenza, concorrenza, competenza gestionale, tecnica dell’assortimento e molti altri fattori che riducono il rischio dell’investimento iniziale.

Successivamente l’ideazione di un Concept “tarato” sulle reali esigenze dell’ottico e del budget di spesa predefinito.

Produzione con l’impiego di macchinari all’avanguardia ed una buona dose di artigianalità dei nostri addetti ai manufatti specialistici. Controllo accurato della qualità e test funzionali.

Gestione del cantiere secondo un rigido cronoprogramma che consenta all’ottico la certezza dei tempi di allestimento, considerando che le opere sono tante ed articolate; pavimentazioni impiantistica cartongessi e quant’altro.

Per finire una assistenza post vendita con architetti dedicati per ogni esigenza residua.

05- In linea più generale cosa pensa del “mercato” dell’Ottica in Italia oggi?

Beh in termini di allestimenti, nei Centri Ottici, noto un ritardo sorprendente rispetto agli altri settori del fashion quali abbigliamento, pelletteria, accessori moda ove si è sperimentato di tutto e di più. Ebbene qui la nostra società può aiutare ad allineare l’immagine dei centri ottici ai comparti che ho citato.

06- Parliamo ora di futuro e Obiettivi. Quali sono per Equipe Project?

La nostra società è un punto di riferimento, consolidato negli anni, per l’ottico che intende esaltare la propria unicità e professionalità, togliendosi dalla massa di punti vendita appiattiti dai soliti canoni estetici che oggi il mercato stà soppiantando. L’obbiettivo è quello di continuare su questa strada che solo la continua ricerca ed innovazione può assicurare.

07- Cè possibilità di lavorare anche all’estero. Le piacerebbe?

Già in parte operiamo in Europa in altri comparti ma sono certo e fiducioso che, aldilà del sentimento comune, in Italia ci siano margini per continuare ad operare e crescere.

08- Cosa pensa della manifestazione Mido 2019?

Noto in generale un incremento dei visitatori rispetto all’anno scorso e confermo il respiro internazionale della manifestazione. Nel nostro stand, in particolare, abbiamo constatato visite mirate ed un innalzamento della qualità dei visitatori, il chè significa che la clientela ha ben recepito il nostro livello di prodotto.

09- Per concludere se dovesse consigliare o se il committente dovesse darle carta bianca che tipo di arredo consiglierebbe. Insomma qual è lo stile che preferisce?

Non esiste UNO STILE in senso lato di mio gradimento. Il bello ha innumerevoli declinazioni e stili.